Approccio Sistemico-Relazionale: un gioco di appartenenze, somiglianze e differenze.
- Francesco Paparo
- 25 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 9 ago
L’approccio sistemico-familiare nasce dalla visione della persona non come individuo isolato, ma come parte di un sistema di relazioni significative, in primis quello familiare. In quest’ottica, il disagio psicologico non è considerato solo espressione di un malfunzionamento interno alla persona, ma spesso è letto come manifestazione di tensioni, ruoli o alleanze che si strutturano all’interno del sistema stesso.

Uno dei concetti centrali di questo approccio è quello di appartenenza. Ogni individuo, infatti, è inserito in una rete familiare dalla quale trae identità, sicurezza e senso di continuità. L’appartenenza implica una connessione affettiva e simbolica che può durare tutta la vita, anche in presenza di distanza fisica o conflitti. All’interno di questa appartenenza, i legami si costruiscono attraverso somiglianze — nei modi di pensare, sentire o agire — che spesso rinforzano la coesione e il senso di familiarità tra i membri.
Tuttavia, è altrettanto importante riconoscere il ruolo delle differenze. Crescere in una famiglia significa anche trovare un equilibrio tra l’identificazione con il gruppo e la possibilità di differenziarsi da esso. La difficoltà a tollerare la diversità può generare tensioni, rigidità o tentativi di “normalizzazione” che ostacolano il cambiamento. In terapia, il lavoro sistemico accompagna le persone a comprendere come certe somiglianze possano essere rassicuranti ma, talvolta, anche vincolanti; e come certe differenze, se accolte, possano diventare risorse evolutive per l’intero sistema.
Uno strumento molto utile in questo percorso è il genogramma, una rappresentazione grafica della famiglia attraverso più generazioni. Esso permette di osservare schemi ricorrenti, lealtà invisibili, somiglianze transgenerazionali e tentativi di differenziazione. Il genogramma non è solo un supporto informativo, ma anche un mezzo per attivare riflessioni profonde sull’identità individuale e familiare.
In conclusione, l’approccio sistemico-familiare invita a considerare la persona come parte di un intreccio complesso di relazioni, dove l’appartenenza, le somiglianze e le differenze non sono solo elementi di osservazione, ma chiavi fondamentali per comprendere e facilitare il cambiamento terapeutico.
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